Storia dell’arte

Realizzate dai più grandi scultori e architetti fiorentini e toscani, in un arco cronologico piuttosto esteso che va dall’epoca moderna a quella contemporanea, le fontane monumentali di Firenze sono beni fortemente identitari: oltre ad aver segnato la storia dell’arte, esse sono indissolubilmente legate alle vicende politiche e sociali della capitale del Granducato. Mediante la piattaforma digitale Eredità Culturali il fondo ‘Storia dell’arte’ si propone di censire tali beni, sia quelli situati all’interno della cerchia muraria, sia quelli allestiti nelle principali ville suburbane appartenute alla famiglia Medici (le Ville di Castello, Petraia, Pratolino). Le schede descrittive saranno corredate da documentazione fotografica tratta in parte dall’archivio fotografico SABAP (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato) che conserva fotografie storiche inedite inerenti agli interventi eseguiti sulle fontane nel corso degli ultimi settanta anni.

Membri del gruppo di lavoro

 

Marcello Beato

Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze e docente a contratto all’Università degli Studi di Trento, dove tiene il corso in “Valorizzazione delle risorse storico-artistiche”. Ha conseguito il Dottorato di ricerca nel 2020 all‘Università di Heidelberg, con borsa presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz/Max-Planck-Institut. Tra le principali collaborazioni si segnalano quelle con il Museo provinciale di Castel Tirolo (Bolzano). Si occupa principalmente di storia dell’arte medievale, in particolare di iconografia profana.

 

Sara Ragni

Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha conseguito il Dottorato di ricerca nel 2019 presso l’Università “Federico II” di Napoli. Tra le principali collaborazioni si segnalano quelle con il Gabinetto Fotografico degli Uffizi, il Dizionario Biografico degli Italiani, il Pio Monte della Misericordia di Napoli, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Le sue ricerche riguardano la produzione artistica fiorentina dal tardo Cinquecento al Settecento, con una particolare attenzione alla scultura di destinazione funeraria.