La storia degli spazi dello spettacolo fiorentino è parte rilevante del patrimonio culturale di Firenze sia per il plurisecolare arco cronologico interessato (XV-XXI secolo), sia per il ricco tessuto dei luoghi coinvolti. Il progetto prevede infatti il censimento e la georeferenziazione non solo dei teatri, dei cinema e delle sale da concerto, ma anche delle sedi occasionali di spettacolo come le chiese e i conventi, i saloni dei palazzi pubblici e privati, le piazze e le vie, i giardini e i cortili. Una storia densa di esperienze decisive per la nascita del teatro in senso moderno e che si presta in modo esemplare a essere studiata attraverso nuove modalità di conoscenza fondate sulle tecnologie digitali. In particolare, l’approccio tramite mappatura GIS permette di rileggere in modo nuovo la geografia e la storia di tali spazi, mettendoli proficuamente in relazione alla città e al suo sviluppo urbanistico, nella convinzione che solo così sia possibile comprendere tutta la loro complessità storico-culturale come strumento di forte identità civica.
Membri del gruppo di lavoro
Lorena Vallieri
Dottore di ricerca in Storia dello spettacolo, è assegnista presso il dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze. Fa parte del gruppo di ricerca del progetto Le eredità culturali. Studio, gestione e valorizzazione delle eredità culturali del territorio fiorentino come contributo agli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, all’interno del quale si occupa degli Spazi per la storia dello spettacolo fiorentino. Collabora al progetto Iconografia teatrale e Digital Humanities: l’Archivio Dionysos, diretto da Renzo Guardenti ed è caporedattore della rivista di Fascia A «Drammaturgia» n.s. Ha condotto numerosi studi sullo spettacolo a Bologna tra Cinque e Settecento ed è autrice di varie pubblicazioni su riviste, volumi collettanei e atti di convegni internazionali, nonché dell’edizione critica della tragedia inedita Giuliano cacciatore di Melchiorre Zoppio (2023).